Canada, da un mare all’altro

Il Canada è un paese rinomato nel mondo come terra dalle immense meraviglie naturali, ricco di spazi aperti, montagne, alberi e laghi; una nazione moderna con una società aperta e generosa che rispetta i contributi e le individualità delle diverse culture.
Per sei anni di seguito – dal 1995 al 2000 – il Canada si è collocato al primo posto tra tutti i paesi del mondo nell’indice delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Umano. Ciò è stato possibile per l’alto livello di fattori chiave quali speranza di vita, qualità della stessa e reddito medio.
Tutto ciò fa di questo enorme paese, il più esteso dopo la Russia, una delle mete più ambite per chi desidera una svolta nella propria vita o nel proprio lavoro, anche se il sogno spesso si infrange sui duri ostacoli posti dalla severa normativa in tema di immigrazione.

Un popolo, due lingue

In Canada sono riconosciute due lingue ufficiali, l’inglese ed il francese: il francese è parlato come prima lingua ad Est, nella provincia del Québec, e in alcune parti delle province del Nuovo Brunswick e dell’Ontario, mentre comunità francofone minori sono disseminate nel territorio delle altre province.
Il 60% circa dei canadesi è di madrelingua inglese e circa il 24% di madrelingua francese. Alcune città, in particolare la capitale Ottawa, sono ufficialmente bilingui. Ottawa, nell’Ontario, è anche la quarta città più grande dopo Toronto (Ontario), Montréal (Quebec) e Vancouver (Columbia Britannica).
Il 75% del popolo canadese abita a ridosso della frontiera con gli USA, la più lunga tra le frontiere nel mondo, estesa per più di 10.000 chilometri.

Economia

Con una popolazione di 30 milioni di abitanti, un PIL annuo che supera abbondantemente il miliardo di dollari e un tasso di disoccupazione attestato al 6%, il Canada è una delle maggiori economie del mondo.
Vanta un invidiabile tenore di vita, eccellenti infrastrutture, una manodopera altamente qualificata e preparata nonché la reputazione di nazione di successo nel commercio internazionale.
Dotato di grandi risorse naturali (minerali, gas, petrolio) e di un settore primario che ha nella cerealicoltura e nello sfruttamento delle risorse forestali i suoi punti di forza, consta anche di un settore secondario molto sviluppato. Tra le grandi industrie è necessario citare la costruzione delle automobili, la produzione di carta, la lavorazione del ferro e dell’acciaio, prodotti elettrici ed elettronici, la fabbricazione di macchinari ad alta tecnologia e di macchine utensili. Il settore che impiega più occupati è, come in tutti i paesi sviluppati, il terziario (75%).

Industria manifatturiera

Il settore industriale occupa circa il 20% della forza lavoro, contribuendo per il 32% alla composizione del prodotto interno lordo.
L’industria manifatturiera canadese produce soprattutto veicoli, prodotti elettrici ed elettronici, pasta di legno e materiale cartario in genere. Sviluppate sono inoltre la cantieristica, l’industria conserviera e quella della raffinazione del petrolio.

Energia

Il cuore dell’industria energetica canadese è stato tradizionalmente identificato con la produzione di petrolio, gas naturale, energia idroelettrica (della quale è il maggiore produttore mondiale), carbone ed uranio, tutti facenti parte del patrimonio naturale del Canada.
Esistono anche degli elementi più nuovi e sempre più rilevanti quali i carburanti alternativi ad alto rendimento e l’energia rinnovabile come quella solare, eolica, delle biomasse e dei piccoli progetti idrici.
L’industria energetica canadese comporta anche una vasta gamma di altre attività quali la raffinazione, la trasformazione, il trasporto e la distribuzione di prodotti energetici.
Queste attività includono la raffinazione del petrolio, gli oleodotti e i gasdotti, le stazioni di servizio, la trasmissione e la distribuzione di elettricità e la produzione termica di energia elettrica da vari tipi di combustibile fossile.

Industria mineraria

L’industria mineraria contribuisce in modo notevole all’economia canadese visto che nel sottosuolo ci sono giacimenti di quasi tutti i minerali.
Il Canada è al primo posto per la produzione di uranio, al secondo per lo zinco e il nichel, al terzo per il rame. Importanti sono le riserve di petrolio, gas naturale e carbone.
Pertanto, il 3,7 % del PIL viene rappresentato dalle industrie minerarie: più di 380.000 persone sono impiegate nelle industrie di estrazione e lavorazione dei prodotti minerari; il guadagno settimanale medio di coloro che operano nel settore supera i 1000 dollari; l’80% della produzione mineraria viene esportata, il che equivale al 13,3% delle esportazioni totali; il Canada si trova al secondo posto al mondo per gli investimenti nella ricerca delle risorse.

Industria agro-alimentare

L’agricoltura è stata per molti secoli una delle forze vitali dell’economia canadese e rimane oggi il principale fattore del commercio canadese nei mercati internazionali.
Si avvale di tecniche moderne che consentono un’elevata produttività malgrado le limitate terre coltivabili. In Saskatchewan, Alberta e Manitoba si trovano colture di cereali.
Lino, tabacco, soia, colza e barbabietole da zucchero sono coltivati in Québec e nell’Ontario; lungo la costa del Pacifico è praticata la frutticoltura. È notevole la produzione di legname, diffuso l’allevamento di bovini e suini mentre è in calo quello di animali da pelliccia.
La pesca è praticata sia lungo le coste oceaniche sia nelle acque interne. Le specie più comuni sono merluzzi, aragoste, salmoni, trote e lucci.
Il settore agricolo e agro-alimentare quindi genera oltre l’8% del PIL e si pone al terzo posto come fonte di lavoro in Canada dato che in agricoltura opera il 3% e nell’alimentare oltre il 10% della forza lavoro canadese.

Trasporti

La storia del Canada è strettamente legata a quella dei trasporti. Basta dare un’occhiata alla mappa del Paese per comprendere le molteplici difficoltà geografiche del territorio.
I trasporti quindi hanno avuto e avranno sempre un ruolo essenziale nell’avvenire del Canada. Con una densità di popolazione di sole tre persone per chilometro quadrato, i 30 milioni di abitanti vivono disseminati su una superficie di circa 10 milioni di chilometri quadrati che si estende per 5.500 km dall’Oceano Atlantico al Pacifico, un aspetto tanto caratterizzante da essere ricordato anche nel motto: “da un mare all’altro”.
Per mantenere unito un Paese tanto grande è quindi indispensabile una rete di trasporti che sia sicura, efficiente e sostenibile; ecco quindi che il traffico aereo si avvale di ben 900 aeroporti, 5 dei quali sono internazionali: un bacino occupazionale notevole.

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Articolo tratto dalla Newsletter Muoversi di Eurocultura https://www.eurocultura.it/