Lavoro nei campeggi

Una delle opzioni per trascorrere un periodo negli Stati Uniti, senza svenarsi per sostenere le spese ma lavorando per mantenersi e con i documenti in regola, è quella di andare a lavorare nei campi estivi americani.

La procedura è lunga e le iscrizioni si aprono ogni anno nel mese di settembre. Inoltre, coloro che si iscrivono per tempo (anche se si può fare fino a febbraio), hanno maggiori possibilità di essere accettati e di trovare un campo adatto alle proprie caratteristiche.

I campeggi estivi sono organizzati con personale che si occupa di bambini e ragazzi (6-15 anni) dal punto di vista dell’animazione educativa in generale, ma anche con attività specifiche, diverse da un campeggio all’altro. Per esempio: in tutti i campeggi si possono praticare attività sportive, ma in alcuni ci sono istruttori per il tiro con l’arco, in altri per l’arrampicata, in altri ancora per il mountain biking; in qualche campeggio si trova l’animatore/artigiano che insegna a fabbricare vasi di ceramica, in altri il maestro di danza, in altri ancora c’è chi insegna a recitare e organizza piccoli spettacoli teatrali, ecc.
Per mandare avanti il campeggio, serve anche personale che si occupi della cucina, della manutenzione, delle pulizie, della sorveglianza, ecc.

Da molti anni esiste il programma ICCP (International Camp Counselor Program), riconosciuto dal Governo degli Stati Uniti, che permette ai giovani europei di lavorare 10-12 settimane in un campeggio estivo del paese, avendo in cambio il visto necessario, il vitto, l’alloggio, il rimborso delle spese di viaggio e un piccolo contributo finanziario (€ 1.300-1.500 complessivi).
Per aderire a questo programma, gli italiani possono rivolgersi all’associazione YMCA di Roma, che fornisce le informazioni e si occupa di tutta la parte organizzativa prima della partenza, in collegamento con la YMCA di New York, responsabile del programma.

Ci si può candidare come:
Camp Counselor (se si può dimostrare di avere già fatto esperienza di lavoro con gruppi di ragazzi; si sarà impiegati a promuovere le attività degli ospiti del campeggio);
Support Staff (se non si possiede l’esperienza di cui sopra; si sarà impiegati nelle cucine, negli uffici, nella manutenzione ordinaria, ecc.).

Per tutti sono richiesti i seguenti requisiti comuni:
– cittadinanza italiana,
– età compresa tra i 19 e i 30 anni,
– buona conoscenza della lingua inglese.

Superato positivamente un colloquio volto a verificare la conoscenza dell’inglese e l’attitudine alle attività previste, si invia la candidatura insieme a:
– documento del Casellario Giudiziario;
– referenze – rilasciate da parrocchia, scout, associazioni di volontariato, professori universitari, non famigliari né amici – attestanti le capacità sportive, ludiche, di gruppo, ecc.;
– certificato medico di buona salute;
– fototessera e passaporto in regola;
– ricevuta di versamento di € 300 circa (quota d’impegno, che verrà restituita se la domanda non sarà accettata dalla YMCA di New York).
Dopo che la YMCA di New York avrà trovato un campeggio adatto (prima si fa la domanda, maggiori sono le possibilità), il candidato riceverà un modulo J-1 per richiedere il visto di soggiorno negli Stati Uniti.
Le partenze sono previste dall’inizio di maggio all’inizio di giugno. Si arriva a New York o Chicago o Los Angeles, da dove l’indomani si parte per il campeggio assegnato.

Per maggiori informazioni visitare il sito http://www.ymca.it/ > Volontariato > Volontariato all’estero, oppure scrivere a ymcaitalia@ymca.it .


Articolo di Bernd Faas tratto dalla Newsletter Muoversi di Eurocultura https://www.eurocultura.it/